PANE E REPUBBLICA
Venerdì 15 luglio 2022
PANE E REPUBBLICA, per quarantasei anni sono stato fedele a La Repubblica, quasi ogni giorno, solo ultimamente non la compro il sabato e la domenica per non avere il peso e il costo di altri giornali che non leggo e contengono in gran parte pubblicità.
Eugenio Scalfari, morto oggi, l’ho visto da vicino nel 1975, nella Sala verde del Palazzo dei Congressi di Firenze, per presentare e chiedere fondi per il quotidiano che stava fondando. Un giornale nuovo nel formato e nell’impostazione, un giornale d’opinione che voleva avere i conti a posto. Un giornale spartano: pochi bravi giornalisti, poca cronaca e solo d’interesse generale, niente sport o solo grandi eventi e, dato che domenica i costi erano maggiori, niente giornale il lunedì! In pochi anni la rotta cambia. Questo dimostra la capacità di adattarsi alle esigenze dei lettori, non solo d’immaginarli. Ora La Repubblica ha molta cronaca, parla di sport, ha la cronaca locale con redazioni nelle maggiori città. Non è il quotidiano che vende di più, però, è senz’altro un grande giornale nazionale, diffuso in modo omogeneo in tutta Italia.
Confesso: raramente ho letto gli editoriali domenicali di Scalfari. Le lunghe colonne su più pagine prendevano l’argomento molto alla larga prima di svolgere lo Scalfari-pensiero. L’ho apprezzato più come politico e grande direttore, che come giornalista. Ma questo è senz’altro un limite mio.